SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE INCORONATA
REGINA DI MANTOVA
 

Duomo Piazza Sordello 46100 Mantova Tel. 0376 320220



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Storia

La storia del Santuario risale per tradizione a Sant'Anselmo, al quale la Vergine dei Voti avrebbe promesso protezione per la città, parlandogli da un'immagine affrescata lungo il corridoio tra la cattedrale  e  San Paolo (chiesa ora non più esistente).
Ippolito Donesmondi nella sua Historia ecclesiastica (1612) scrive:







S. Anselmo

A partire dal 1477 si sparse la voce che davanti a quell'immagine si ottenessero miracoli: cominciarono allora ad affluire cospicue offerte votive (di qui il nome di Santa Maria dei Voti), incrementate nel 1481 in occasione di una disputa teologica svoltasi alla presenza del marchese Federico I e del popolo. Il francescano, poi beato, Bernardino da Feltre e e il domenicano, poi generale dell'ordine, Vincenzo Mandello, disputarono sul tema dell'Immacolata Concezione di Maria; la giuria decretò la vittoria di Bernardino, difensore del privilegio, e la decisione fu densa di conseguenze: tra le altre, il Papa Sisto IV emise una bolla a sostegno del futuro dogma, e in sede locale fu deciso di costruire una chiesa in onore della Vergine. Con le offerte pervenute, la Chiesa fu subito avviata nell'area dell'antica immagine, anche per valorizzarla con una più degna collocazione e ne fu dato incarico all'architetto di corte, il toscano Luca Fancelli.
Il suo progetto può essere interpretato così: la sagrestia della cattedrale, esistente da circa mezzo secolo, doveva essere intesa come la navata di un nuovo tempio, di cui egli  edificò il transetto con la breve abside in cui si trovava - proprio di fronte alla navata - l'immagine da onorare. Ma la parete di comunicazione tra il vecchio e il nuovo ambiente non fu abbattuta; il vecchio rimase sagrestia e il nuovo, spostata la sacra immagine a capo di quello che doveva essere il braccio destro del transetto, divenne la nuova chiesa mariana, con accesso dal Duomo attraverso il tratto superstite del corridoio. Successiva invece la cappellina di sinistra, aperta nell'area della scomparsa chiesa di San Michele (ne restano tracce nell'adiacente seminario) voluta da Matilde di Canossa come mausoleo per il padre, il marchese Bonifacio.

Del 1640 è un episodio che mutò nome alla chiesa. Dopo il saccheggio e la peste del 1630, che avevano prostrato la città e il suo territorio, la principessa Maria Gonzaga, reggente del Ducato, volle affidare se stessa, la dinastia e lo Stato alla protezione della Vergine: fatta eseguire un'immagine mobile omologa di Santa Maria dei Voti, dispose che fosse portata in processione per le vie della città e solennemente incoronata, nella basilica di Sant'Andrea, come regina di Mantova. Da allora la Chiesa e l'immagine affrescata di Santa Maria dei Voti furono denominate dell'Incoronata e ne fu fissata la festa annuale la prima domenica dopo San Martino.
L'anno 1840, secondo centenario dell'incoronazione, la Chiesa fu sottoposta a un consistente intervento anche strutturale, in particolare nella cupola. Fu aggiunta allora la cappellina di destra, nella quale, insieme con quella di fronte, fu data conveniente collocazione ai corpi dei santi traslati nella cattedrale da chiese soppresse.





Tratto da”La Cattedrale di Mantova” di Roberto Brunelli (2011)

http://www.ognissantisanbarnaba.it/os/index.php/unita-pastorale/storia-ed-arte/56-unitapastorale2018/storia-e-arte/175-cappella-dell-incoronata

Da mantovastoria in Storia Locale 2014

Da VITA DEL BEATO BERNARDINO DA FELTRE, 1651





Da NOTIZIE STORICHE DELLA CITTA' E DELLO STATO DI MANTOVA di Giovanni Battista Visi, 1782:




Dal Confortatorio:




Da Memoria storico-critica sul Beato Jacopo de' Benfatti , 1847


Da La Storia di Mantova, 1874

Nella VITA DI LEON BATTISTA ALBERTI, 1882, Mancini scrive:





Da The Renewal of Pagan Antiquity di aby Warburg, 1999



Da Music and Patronage in 16th Century Mantua di Iain Fenlon, 2008








PREGHIERA  

O Maria Santissima Incoronata, 

salute degli infermi e madre di ogni grazia, noi ti invochiamo!

Tu sei la regina del cielo e della terra, 

eletta e incoronata del figlio tuo Gesù! 

Ti abbiamo invocata con tal nome e ci hai esauditi, 

quindi aiutaci a propagare un culto speciale a te, 

quale dolce e misericordiosa regina!

Il tuo Gesù rinchiuso nel tabernacolo ed esposto sul trono di grazia, 

si rallegra nel sentirti venerata, lodata amata. 

Supplicalo dunque, per noi miseri creature, 

e ascolta la nostra preghiera 

o pietosissima Vergine Incoronata.

Ricorda che il Divin Salvatore, sulla croce, 

ci ha dato Te per madre; 

a te dunque ricorrono i figli tuoi supplicandoti 

per la salvezza dell’anima e la salute dei nostri cari infermi.

Salvaci, o Maria, converti i peccatori, 

dì una sola parola a Figlio tuo divino che sorride fra le tue braccia, 

o Santissima Vergine Incoronata!

(15 novembre 1948)